Antonio è stato uno dei primi pazienti del nostro Hospice e la sua storia ci è rimasta nel cuore.
“Antonio è stato paziente del nostro Hospice per circa un mese lo scorso anno.
Ho preso in carico io la sua richiesta in quanto coordinatrice dell’Hospice, richiesta arrivata grazie al Don della parrocchia che frequentava.
Non ci sono stati famigliari intorno a lui durante il suo ultimo mese perché Antonio era un clochard. Il Don ha continuato a stargli vicino, venendolo a trovare spesso insieme ad altri “compagni di strada” di Antonio, come il suo amico Paolo.
Ma per il mese che ha passato qui, siamo stati noi la sua famiglia.
Abbiamo creato intorno a lui un mondo dove raccontare i suoi aneddoti, dove pranzare e chiacchierare con tante persone diverse e fare loro milioni di domande.
Un mondo fatto anche di risate, perché l’Hospice è un luogo fatto anche di questo: è un luogo dove accompagniamo le persone nel loro ultimo “pezzo” di vita, ma è un luogo dove custodire questo ultimo istante e renderlo ancora più pieno.
Antonio era una persona curiosa, spiritosa e consapevole del momento che stava vivendo, che ha affrontato con una forza straordinaria.
Una forza che, quando gli chiedevi se sentiva dolore e se aveva bisogno di qualcosa, gli faceva rispondere: “Va bene così. Sono cose che capitano ai vivi.”
Alice Brenna, Coordinatrice Hospice IL NIDO
*i nomi usati in questa testimonianza, per proteggere la privacy dei nostri pazienti e dei loro famigliari, sono di fantasia.